VINCI CON LA MENTE: COME CONQUISTARSI LA PROPRIA FIDUCIA

“È di gran lunga più importante la valutazione che io dò delle mie capacità,

rispetto a quelle espresse dal selezionatore.”

 Stuart Barnes

Vinci con la mente (parte 2): modello SFERA e costruzione della fiducia.

Credere in sé è sinonimo di fiducia. È la consapevolezza di una persona circa la sua capacità di intraprendere un compito. Questo articolo esplora gli aspetti del credere in sé e li analizza sotto la lente del modello SFERA (come modello psicologico) per fare emergere e incrementare la fiducia nei propri mezzi.

Mental training e fiducia in sé stessi.

La definizione sopra riportata descrive il credere in sé come la consapevolezza di riuscire a portare a termine con successo un compito. L’autoconsapevolezza è un nostro personale costrutto mentale e viene definito con il termine di autoefficacia (Self-efficacy).

Due diversi modelli teorici si sono occupati della fiducia. Il meno noto è il cosiddetto modello della “buona corrispondenza”, proposto da Mildred McCoy (1977). Il secondo modello guida è la nota teoria dell’“auto-efficacia” di Albert Bandura (1977).

Il modello della buona corrispondenza di McCoy.

Il primo modello di McCoy parte da una prospettiva costruttivista; egli suggerisce che credere in sé significhi essere consapevole di saper eseguire bene un compito ancora prima di avviarlo. Si sperimenta fiducia quando si realizza una “buona corrispondenza” tra come una persona si aspetta di gareggiare e come di fatto gareggia. Quando c’è discrepanza fra aspettativa e prestazione, il soggetto sperimenta colpa (cioè si è comportato in un modo che mai avrebbe previsto). Da notare che questo modello descrive sia la mancanza di fiducia che il senso di fiducia in termini di “buona corrispondenza”.

La teoria dell’auto-efficacia di Bandura.

Il secondo modello guida è la nota teoria dell’”auto-efficacia” di Bandura. Essa distingue tra le aspettative di risultato, descritte come la stima di una persona che un dato comportamento condurrà a un certo risultato, e aspettativa di efficacia, ovvero quanto una persona si stima capace di assumere con successo il comportamento richiesto per produrre il risultato. Bandura inoltre afferma che la fiducia è una stima di quanto una persona si considera efficace nell’affrontare un compito. Le aspettative di efficacia determineranno, se il comportamento avrà inizio, quanto impegno verrà profuso e quanto a lungo esso verrà sostenuto. Il successo incrementerà la forza dell’autoefficacia e l’insuccesso farà decrescere la stima di efficacia. (R. J. Butler)

Regolare la percezione di fiducia tramite il Modello SFERA.

Nel precedente articolo ho descritto il Modello SFERA soffermandomi sul primo Fattore del modello, la Sincronia.

Parlando di fiducia non possiamo che non associare questo importante aspetto mentale al secondo Fattore del modello SFERA che riguarda i Punti di Forza.

Quali sono i punti di forza di un atleta? Sono le capacità e le abilità fisiche, tecniche, mentali e psicologiche che la persona riconosce di possedere ai fini di una prestazione di eccellenza. Questo elenco di abilità è strettamente legato al costrutto cha abbiamo sopra descritto di Bandura, la percezione di autoefficacia.

Gli indici della fiducia.

Come possiamo capire se siamo in fiducia o se chi abbiamo di fronte a noi è “in” o “out” nei confronti della fiducia?

Quando siamo in fiducia “IN” le percezioni potrebbero essere queste:

  • Mi sento capace
  • Sono sicuro di me
  • Conosco le mie doti
  • Ho chiaro il mio obiettivo
  • Etc…

Se invece siamo in sfiducia “OUT”:

  • Lui è più bravo di me
  • L’altra volta ho sbagliato quindi sbaglierò anche questa volta
  • Non mi sento in grado
  • Sono focalizzato sui problemi
  • Altro

Tecniche di mental training: il profilo di prestazione.

Come dicevamo, la fiducia nasce dalla consapevolezza di conoscere sé stessi. Come si arriva a questa conoscenza? Ci sono diverse strategie di mental training, qui ve ne propongo una che come mental coach sportivo uso spesso: il “profilo di prestazione”. Il profilo di prestazione è nato come metodo per incrementare la consapevolezza dell’allenatore nel riconoscere l’importanza del punto di vista dell’atleta. Questo metodo si rifà ad un modello psicologico, la “Teoria dei costrutti personali”, che attribuisce grande importanzaa come ciascuno di noi, in modo unico, dà significato al mondo. Esso migliora la consapevolezza dell’atleta sui propri punti di forza e aree di miglioramento. Prima di iniziare l’atleta dovrà fare un brainstorming sulle caratteristiche fisiche, tecniche e mentali del suo sport. Una volta esplicitate tutte le caratteristiche, esse dovranno essere riportate su un profilo (immagine 1) e poi essere valutate su una scala da 1 a 10.

Immagine del profilo di prestazione

Una volta che l’atleta avrà sviluppato il suo profilo, egli saprà anche quale e quanta fiducia ha per ogni singola abilità e qual è la sua fiducia complessiva, dettata da quel senso di autoefficacia che ognuno di noi ha di sé stesso.

Il modello SFERA e il principio attivo della fiducia.

Il principio attivo della fiducia nasce dalla capacità di percepire i punti di forza. Secondo il modello SFERA il fattore dei punti di forza si esprime nel suo massimo valore su un equilibrio tra due attrattori che sono il fare e il percepire. Il “fare” è riferito al fare pratico, cioè applicare una competenza in relazione al risultato che si desidera ottenere. Il “percepire” è il riconoscere e il vivere le sensazioni fisiche ed emotive che derivano dall’applicazione efficace di tecniche e di competenze finalizzate al raggiungimento di un obiettivo. Facciamo un esempio: ci sono persone, atleti, che si preparano continuamente senza mai mettere in pratica la competenza: “mi alleno molto ma non mi sento ancora pronto per un torneo”, “studio e partecipo a corsi di formazione ma non mi sento all’altezza per intraprendere quell’attività che studio”. Queste persone sono decisamente sbilanciate verso l’attrattore fare e non percepiscono la loro competenza. Ci sono persone, atleti, che intraprendono attività lavorative o partecipano a competizioni sportive perché si percepiscono competenti senza aver sufficiente esperienza. Quest’ultime sono sbilanciate sul percepire. Quando si è pronti? Quando tra i due attrattori fare e percepire c’è equilibrio.

Avere fiducia in gara: il consiglio del mental coach.

Come abbiamo detto la fiducia nasce dalla conoscenza di noi e nello specifico dalla conoscenza di quali sono i nostri punti di forza.

Come abbiamo detto la fiducia nasce dalla conoscenza di noi e, nello specifico, dalla conoscenza di quali sono i nostri punti di forza.

Il mio consiglio da mental coach: una volta sviluppata questa consapevolezza, l’atleta deve saper entrare in gara con i suoi punti di forza e non con i punti di debolezza.  Psicologicamente non è possibile portare in gara entrambe le aree, entriamo con un solo stato mentale. La scelta, o forse sarebbe meglio dire la capacità di scelta, è dell’atleta. Egli deve avere conoscenza di sé stesso e sapersi focalizzare su cosa è capace di fare e non su cosa non è capace. Se entriamo in campo gara con i nostri punti di forza, saremo anche in fiducia!

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