Antifragile

Antifragilità: come trasformare gli svantaggi in vantaggi.

Esiste una qualità mentale, fondamentale nel mondo dello sport ma anche nella vita di tutti i giorni: si chiama antifragilità ed è la capacità che ognuno di noi ha di trarre vantaggi anche dalla situazione più sfavorevole.

Antifragilità: per raggiungere sempre i propri obiettivi nello sport e nella vita.

L’antifragilità è come detto una qualità che ognuno di noi possiede. Ed è tanto diffusa quanto potente, perché può aiutare chiunque a raggiungere i suoi obiettivi anche partendo da un contesto di svantaggio. L’unico sforzo da compiere è quello di volerla utilizzare: nella vita quotidiana, nel mondo del lavoro, nello studio e ovviamente nello sport. Ma per capire meglio cosa vuol dire essere antifragili, iniziamo dalla sua definizione.
 

Antifragilità: la definizione di Nassim Nicholas Taleb.

Per spiegare il significato del termine antifragilità vorrei utilizzare le parole del filosofo Nassim Nicholas Taleb che per primo lo ha coniato. Così Taleb nel suo libro “Antifragile” fornisce una definizione del termine attraverso questo esempio. “Immaginate di stare in un ufficio postale per spedire a un cugino che abita nella Siberia centrale un servizio di coppe da spumante. Per evitare possibili danni durante il trasporto, farete scrivere (in rosso) sul pacco “fragile” o “maneggiare con cura”. Vi siete mai chiesti quale potrebbe essere la situazione opposta, l’esatto contrario di “fragile”? Per la maggior parte delle persone la risposta è “robusto”, “resistente”, “solido” o attributi simili. Tutto ciò che è robusto, solido e via dicendo non si rompe né migliora; quindi, non ha necessità di essere segnalato (a meno che non vi fosse capitato di trovare la scritta indistruttibile scritta a caratteri cubitali verdi sul pacco). Dal punto di vista logico l’esatto contrario di un pacco fragile dovrebbe essere un collo con la scritta “maneggiare senza cura” oppure “maneggiare senza problemi”. Il suo contenuto non solo sarebbe indistruttibile, ma potrebbe persino trarre beneficio da eventuali scossoni e da una vasta gamma di traumi. Il pacco fragile sarebbe quindi integro nel migliore dei casi, quello robusto lo sarebbe nel migliore e nel peggiore dei casi. L’opposto di fragile è dunque ciò che rimane integro nel peggiore dei casi.”

Chi sono gli antifragili?

Gli antifragili sono quindi quelle persone che riescono a trarre vantaggi anche nel peggiore dei casi. Sono esattamente come un pacco su cui abbiamo scritto “antifragile” e, quanto più questo pacco viene trattato con incuranza, più il suo contenuto si impreziosisce perché sa come tirare fuori il meglio di sé nei momenti più difficili. Contrariamente, la persona resiliente può essere paragonata al pacco robusto di cui sopra: qualsiasi cosa gli accadrà, non scalfirà nessuna delle sue caratteristiche e saprà resistere al passare del tempo.

L’antifragilità nello sport italiano.

Nello sport, gli atleti antifragili sono gli atleti virtuosi. In Italia siamo pieni di sportivi che grazie all’antifragilità hanno saputo trasformare situazioni negative in grandi successi. Gli esempi più noti riguardano le ultime due nazionali di calcio campioni del mondo. Siamo nel 1982: l’anno del “totonero” e dei Mondiali in Spagna. La Nazionale Italiana di calcio guidata da Enzo Bearzot conquista la coppa del mondo da sfavorita e in uno dei momenti più critici della storia di questo sport dopo lo scandalo del calcio scommesse. Passano 24 anni e gli azzurri si ripetono con il trionfo del Mondiale 2006 in Germania: ancora una volta dopo uno scandalo, allora legato a calciopoli.

Gianmarco Tamberi: l’atleta antifragile.

Senza andare troppo indietro nel tempo, l’italiano Gianmarco Tamberi alle Olimpiadi di Tokyo 2021 ha saputo esprimere la sua antifragilità conquistando la medaglia d’oro nel salto in alto. Ma perché consideriamo Gianmarco Tamberi tra gli esempi di atleti antifragili degli ultimi anni? Perché il suo trionfo nasce da uno dei momenti più difficili della sua carriera. Alla vigilia delle Olimpiadi di Rio del 2016, infatti, un grave infortunio lo aveva costretto a rinunciare al sogno olimpico. Ma proprio grazie a questa risorsa mentale (che tutti noi abbiamo), cinque anni dopo, Gianmarco Tamberi ha saputo portare a suo vantaggio l’esperienza di quell’infortunio conquistando il gradino più alto del podio olimpico.

Tokyo 2021: le Olimpiadi degli antifragili.

Come tutti sappiamo le Olimpiadi di Tokyo sono state rinviate di un anno a causa della pandemia COVID-19. Per tutti gli atleti che dovevano partecipare a Tokyo, oltre al dramma planetario che stavano vivendo (appunto la pandemia), se ne aggiunse un secondo: “Per le Olimpiadi ci vediamo forse il prossimo anno, grazie!”. Una decisione inevitabile che non solo ha avuto forti impatti sulla preparazione fisica degli atleti, ma ha spinto ognuno di loro ad attingere alle proprie risorse mentali e a gestire la propria motivazione come mai prima. Ed ecco qui le tre diverse reazioni di comportamento: quella del pacco fragile, il pacco robusto e il pacco antifragile.

Gli antifragili: il terzo “pacco”.

Tutti gli atleti che alla notizia dell’Olimpiade posticipata di un anno hanno visto la fine del loro sogno, perché hanno magari detto “tra un anno sono più vecchio e penso che non ce la farò”, o “io un altro anno così non lo posso sostenere con questa intensità”, rientrano nella categoria del pacco fragile. Dovevano essere trattati con cura, purtroppo un incidente di percorso (la pandemia) ha frantumato il loro contenuto. Il secondo terzo di atleti che invece si sono detti: “devo resistere un altro anno”, “io non mollo”, “sarò duro fino in fondo”, possiamo etichettarli come i “robusti”, i “resilienti”. Questi atleti non sono stati scalfiti dalla duplice notizia negativa e si sono posti come obiettivo di mantenere lo stato di forma per un altro anno. Il terzo gruppo è quello degli antifragili. Peggiori sono le condizioni in cui vengono messi, migliori saranno le loro prestazioni. Alla notizia che avrebbero dovuto aspettare ancora un anno per le Olimpiadi, la loro reazione potrebbe essere stata tipo questa: “bene, posso utilizzare questo tempo in più per migliorare ulteriormente”. Gli atleti antifragili, nel disagio, vedono e trovano la risorsa per fare meglio. Più gli si propongono condizioni sfavorevoli e più sapranno portare lo svantaggio a proprio vantaggio.

Mental training e antifragilità.

Secondo Justin Fashanu “Se vuoi davvero qualcosa puoi ottenerla. Il tuo corpo seguirà la tua mente.” Ed è esattamente così. L’antifragilità è una dote che ognuno di noi ha, basta saperla esprimere. Con un adeguato percorso di mental training sportivo puoi allenare la tua mente a guardare in modo differente le situazioni negative per cogliere in ognuna una nuova opportunità. Essere antifragili significa proprio questo, saper trarre vantaggio da ciò che viene considerato inizialmente come uno svantaggio. Insomma, da adesso in poi: maltrattateci pure, grazie!

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